Piastrelle tossiche a buon prezzo, importate dalla Cina che però sono risultate altamente nocive per la salute umana.
Ogni giorno se ne inventano una nuova, le notizie corrono nel web e poi vengono dimenticate…ma noi vogliamo informarvi su diversi casi di contraffazione di prodotti. Molti vendono prodotti di scarsa qualità e a buon prezzo, ma spesso dietro la convenienza si nasconde la”truffa”.
Di recente la GDF ha sequestrato proprio in Sicilia delle piastrelle per la pavimentazione che all’improvviso cambiavano colore e si degradavano, rivelandosi altamente tossiche e nocive alla salute.
E’ stata la Procura di Enna a volerci vedere chiaro ordinando una serie di analisi i cui risultati sono stati a dir poco preoccupanti.
L’inchiesta, condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Enna, ha permesso di rintracciare due lotti venduti in tutta Europa e a sequestrare migliaia di pezzi.
Dalle analisi condotte dall’Arpa secondo cui: “l’esposizione delle persone alle polveri generate dal calpestio dei pavimenti coperti con tale tipologia di mattonelle, sia causa di danno, nel lungo periodo, alla salute delle persone che risiedono nei relativi ambienti indoor”.
Sempre secondo l’Arpa “la presenza di metalli nella mattonella esaminata, renda plausibile che nel ciclo produttivo che ha generato la mattonella siano stati inseriti rifiuti pericolosi…”.
Anche l’Istituto Superiore di Sanità, su incarico del Ministero della Salute, ha esaminato le piastrelle pronunciandosi in tal modo: “Si ritiene che l’uso dell’articolo oggetto del presente parere, possa essere associato a possibili rischi per la salute dei consumatori”.
Il lotto di piastrelle era stato importato da una società di Mascalucia, e successivamente rivendute ad altri negozianti di tutta la Sicilia e d’Europa e anche a catene di grande distribuzione.
Nelle piastrelle sono state trovate tracce di arsenico, nichel, piombo e cromo in quantità tali da costituire pericolo per la salute pubblica.
Sostanze che normalmente vengono “sigillate” all’interno della piastrella tramite il processo di vetrificazione dovuto alle altissime temperature di cottura mentre nel caso dell’indagine Pureblack tale processo di fabbricazione non era stato compiuto in maniera regolare, tanto che erano pericolosamente affiorate in superficie. Secondo l’Arpa all’interno del prodotto è stato inserito un preparato probabilmente un rifiuto pericoloso estraneo alla sua formulazione.
State attenti e aprite gli occhi…
Affidatevi solo alle aziende che vi garantiscono marchi di alta qualità, controllati e garantiti…fatelo almeno per la vostra salute!